Il ciclismo crea disturbi e problemi alla prostata ? | MTBT
Pubblicato il 06 Febbraio 2020
Il mio equipaggiamento lo trovi qui http://www.mountainbikingtube.com/category/my-amazon.html Link a MTBTSHOP.COM: http://www.mtbtshop.com Ciclismo e problemi di prostata - maggior rischio tumore ? Un mito da sfatare Dopo il calcio, il ciclismo è lo sport più praticato in Italia, soprattutto dagli uomini over 40, e sebbene sia indubbiamente salutare, mi capita spesso di sentire che la pratica di questo sport può provocare disturbi e danni a livello prostatico e nell’area genitale. Ma c'è veramente una relazione tra ciclismo e disturbi alla prostata? In questo video andremo a scoprirlo Premetto che non sono un medico, e che le informazioni che fornirò in questo video sono frutto di articoli letti sul tema. Cos'è la prostata Innanzitutto cerchiamo di capire cos'è la prostata e qual'è la sua funzione La Prostata è una ghiandola a forma di acino dell'apparato genitale maschile, Si trova nella cavità pelvica, in posizione avanzata rispetto all’ano di cinque centimetri e subito sotto la vescica. La sua funzione è quella di secernere un liquido che esercita una importante attività protettiva sullo sperma Malattie Esistono diverse malattie legate alla prostata, malattie che possono colpire tutti e non solo i ciclisti e soprattutto le persone oltre i 50 anni d'età Iperplasia: l'iperplasia è quel disturbo in cui la ghiandola aumenta di volume, spingendo sulla vescica dandovi la sensazione di dover urinare anche se non ne avete bisogno . E’ una malattia molto comune, tanto che dopo i 60 anni, in alcune nazioni colpisce un uomo su 2 La seconda patologia è il cancro alla prostata, molto diffuso nei paesi industrializzati, quindi si pensa che il suo sviluppo dipenda anche dal tipo di vita condotto. Ma esiste davvero una relazione tra ciclismo e problemi alla prostata? Tra tutte le patologie e disturbi, il cancro alla prostata è quello che piu' spaventa ed alcuni mettono in relazione la malattia con la lunga permanenza in sella . Un’università londinese ha condotto uno studio in cui si sono presi in esame due gruppi di uomini, il primo gruppo era composto da 5000 assidui ciclisti, il secondo gruppo invece era composto da persone non sportive. Dopo una lunga osservazione durata mesi, non si è riscontrato nulla che facesse presagire ad un aumento di patologie prostatiche causate dalla bici Il fatto è che chi pratica ciclismo da strada o mountain bike sembra sia più propenso ad effettuare controlli medici frequentemente. Per questo motivo è più facile trovare nei ciclisti disturbi prostatici rispetto agli altri, proprio perché chi non pratica ciclismo si sottopone a controlli medici meno frequentemente Da qui l'errata convinzione che ciclismo e prostata vadano a braccetto. Il link dello studio inglese ve lo metto in descrizione Altri disturbi Oltre alla iperplasia ed al cancro, patologie che come detto possono colpire tutti, ci sono altri disturbi che sono direttamente legati al ciclismo: sono i disturbi cutanei, legati allo sfregamento, e quelli compressivi, che interessano vasi sanguigni e nervi diretti ai genitali. Giusto fondello - giusta sella - corretta posizione in sella Per i disturbi cutanei vi ricordo che il pantaloncino con fondello fanno indossati senza biancheria intima, proprio per evitare irritazioni. il fondello viene costruito in modo da essere a contatto con la pelle nuda per adeguarsi perfettamente all’anatomia corporea Il fondello ha una funzione non solo ammortizzante ma anche assorbente. La zona del perineo quindi non resta umida, non viene scaldata grazie a materiali traspiranti ed evita che si formino piaghe o irritazioni. Mettendo mutande o boxer in cotone idrofilo, queste si impregnerebbero di sudore e l'effetto del fondello sarebbe vanificato. Fate attenzione però perché i modelli del fondello variano tra uomo e donna Per i disturbi compressivi, è di fondamentale importanza stare seduti sulla sella in modo corretto ed utilizzare fondelli dei pantaloncini adeguati, in modo da comprimere meno la zona perineale. Una corretta posizione in sella prevede che solo le due ossa ischiatica siano appoggiate sulla sella Le ossa ischiatiche sono le due protuberanze ossee del bacino. La zona perineale dovrebbe solo sfiorare la sella. Per misurare le ossa ischiatiche c'è un metodo fai da te molto semplice che avevo già spiegano nel video quale sella. Basta prendere un pezzo di cartone, appoggiarlo su una superficie rigida, e senza abbigliamento sedetevi sopra. Il centro dei 2 avvallamenti che si formeranno nel cartone, indicheranno il punto di appoggio delle ossa ischiatiche la larghezza della sella deve essere tale per cui le ossa ischiatiche si appoggino bene su di essa. FACEBOOK: https://www.facebook.com/mtbt123 INSTAGRAM: https://www.instagram.com/mountainbikingtube Iscriviti a MTBT: Subscribe