Crisi nel Settore Ciclistico: Magazzini Pieni, Fallimenti e Marchi Storici a Rischio - MTBT

Pubblicato il 10 Febbraio 2025

Il mio equipaggiamento lo trovi qui http://www.mountainbikingtube.com/category/my-amazon.html Link a MTBTSHOP.COM: http://www.mtbtshop.com Il settore ciclistico è in crisi. Dopo il boom post-pandemia, ora il mercato è soffocato da sovrapproduzione e costi in aumento, con la domanda in netto calo. Il settore ciclistico è in crisi. Dopo il boom post-pandemia, ora il mercato è soffocato da sovrapproduzione e costi in aumento, con la domanda in netto calo. I magazzini sono pieni, le aziende lottano per sopravvivere e i fallimenti sono sempre più frequenti. Rocky Mountain, storico marchio canadese, è in fase di ristrutturazione, sfruttando il CCAA canadese per cercare di sopravvivere. La sua capacità di superare questa fase critica sarà fondamentale per il suo futuro e per l'industria ciclistica. Anche Hibike, noto rivenditore online tedesco, ha dichiarato fallimento, evidenziando le difficoltà dei rivenditori nell'affrontare una domanda in calo e costi crescenti. Pole Bicycles, marchio finlandese di mountain bike, ha chiuso i battenti a causa dell'incapacità di affrontare le sfide economiche e di approvvigionamento. Flyer, azienda svizzera di e-bike, ha spostato la produzione in Germania per ridurre i costi, mentre Simplon è pronta a rilanciarsi con il sostegno di SOL Capital. Nonostante la separazione tra le divisioni bici e moto, KTM è stata influenzata dalla crisi, con la casa madre Pierer Mobility che ha preso misure drastiche per risolvere i problemi finanziari, come regalare biciclette elettriche Husqvarna ai propri dipendenti. Altri marchi come Santa Cruz e Cervélo stanno chiudendo stabilimenti per ottimizzare i costi, mentre Giant e Merida, due giganti taiwanesi, subiscono pesanti perdite a causa del calo della domanda. Decathlon, invece, sfida la tendenza e continua ad espandere la propria rete di negozi in Europa, con un focus sulla vendita di biciclette e attrezzature outdoor. Le prospettive per il 2025 rimangono incerte, con la crisi che potrebbe portare alla scomparsa di alcuni marchi storici e all'emergere di nuovi attori sul mercato. Il futuro del settore è ancora tutto da scrivere.