Mountain Bike al Bando: Zugo primo cantone a sbarrare i Sentieri! | MTBT
Pubblicato il 12 Dicembre 2024
Il mio equipaggiamento lo trovi qui http://www.mountainbikingtube.com/category/my-amazon.html Link a MTBTSHOP.COM: http://www.mtbtshop.com Addio Sentieri per i Mountain Biker, il canton di Zugo in Svizzera cambia le Regole. Recentemente è stata approvata con un ampio margine del 72,8% una revisione della legge forestale, volta a proteggere più efficacemente la fauna e la flora dalle attività ricreative sempre più diffuse all’aria aperta. 00:00 I referendum in Svizzera 00:18 Revisione legge forestale 01:14 Le motivazioni alla base di queste norme 02:27 Scenari futuri per i mountain biker 03:05 Estensione delle norme ad altri cantoni o Paesi 04:13 Cosa ne pensate? Le motivazioni alla base di queste norme sembrano legate principalmente alla protezione della flora e della fauna selvatica, minacciata dall'espansione delle attività ricreative all'aperto. Tuttavia, il risultato del voto, con un così ampio margine di approvazione, lascia intendere che ci siano state altre forze in gioco. Tra queste, probabilmente, il conflitto crescente tra escursionisti e ciclisti. È un problema che si ripresenta in molte zone turistiche montane: l'aumento di persone che frequentano gli stessi spazi crea attriti, dove le diverse modalità di fruizione della montagna non sempre riescono a coesistere pacificamente. Un'altra spiegazione potrebbe risiedere nell'aumento esponenziale delle eMTB le mountain bike elettriche, che hanno reso più accessibili terreni difficili anche a chi non ha una preparazione fisica adeguata, contribuendo ulteriormente alla sovrappopolazione dei sentieri. L'evidente crescita del segmento outdoor ha portato molti a porsi la domanda se i territori naturali possano davvero sostenere tale afflusso di persone. E la risposta, almeno per il Cantone Zugo, sembra essere stata un chiaro "no". Da mountain biker, la frustrazione è tanta. Non solo perché ci troviamo costretti a ridefinire i nostri itinerari, restringendo il raggio d'azione alle sole strade forestali, ma pianificare nuove escursioni in territori sconosciuti diventa un'impresa rischiosa. In molte occasioni, quando si disegna una traccia GPS per esplorare zone sconosciute, è difficile capire se i passaggi scelti siano single track (ormai vietati) o strade forestali, con il rischio di dover fare dietrofront o di infrangere involontariamente le nuove regole. Questo limita drasticamente la libertà e l'avventura che sono parte integrante del piacere di andare in mountain bike. Un aspetto preoccupante è che, sebbene queste restrizioni siano al momento circoscritte al Canton Zugo, non è detto che altre regioni svizzere, o addirittura alcune zone italiane per preservare soprattutto i parchi nazionali, non possano seguire l'esempio. Il fenomeno del sovraffollamento turistico è una realtà che sta interessando molte località montane, e la pressione esercitata dalle comunità locali per preservare i loro spazi naturali potrebbe portare ad adottare misure simili altrove. Il risultato così netto del referendum lascia quindi un senso di impotenza: sembra quasi che una parte della popolazione, più orientata verso attività lente come l'escursionismo, abbia prevalso con decisione su quella dei ciclisti, vedendo in noi una minaccia per la pace e la tranquillità dei boschi. Tuttavia, sarebbe stato auspicabile trovare un compromesso che tenesse conto delle esigenze di tutti. La domanda ora è se questo modello di gestione del territorio rimarrà isolato o diventerà una tendenza più ampia, lasciando i biker a dover rinunciare a una parte fondamentale del loro sport: l'esplorazione e la scoperta dei luoghi più remoti e affascinanti.