MTB la zecca del bosco come rimuoverla morbo Lyme Borreliosi e TBE - MTBT
Pubblicato il 31 Agosto 2017
MTB la zecca del bosco come rimuoverla morbo Lyme Borreliosi e TBE - MTBT Il giorno dopo un’escursioni in bici praticato su un percorso molto isolato, ho iniziato a sentire sul fianco all’altezza della cintura, un fastidio, simile a un pelo incarnito o un brufolo infiammato. Esaminando la zona, con mia grande sorpresa, ho trovato una zecca piccolissima non piu’ grande di 2 millimetri. La cosiddetta zecca dura, o zecca del bosco, la si contrae prevalentemente in boschi al di sotto dei 1200m di quota su sentieri poco frequentati. Si appostano all’estremità dei fili d’erba o dei cespugli, aspettando il passaggio di qualche animale, ma non disdegna anche l’uomo. Non saltano e non volano, ma aspettano l’ospite a braccia aperte. Le zecche escono dal letargo nel periodo che va orientativamente da fine marzo fino ai primi di ottobre e sono realmente pericolose per l’uomo solo se infette. Per diventare infette devono entrare in contatto con il sangue di un animale infetto (topo, uccello ecc..) e si stima che solo l’uno per cento delle zecche siano infette. La zecca, se infetta, può trasmettere principalmente due malattie: 1. il morbo di Lyme o Borreliosi. un infezione batterica guaribile con trattamento antibiotico. Non esiste un vaccino 2. la TBE o encefalite da zecca è un virus, ed esiste un vaccino Il Morbo di Lyme o Borreliosi, è un infezione batterica. Normalmente il primo sintomo dell’infezione è la comparsa entro trenta giorni, di un eritema a forma di bersaglio. L’eruzione cutanea è spesso accompagnata da spossatezza, mal di testa, dolori muscolari e debole febbre. Se diagnosticata precocemente, la borreliosi non è di per sè molto pericolosa. Basterà un ciclo di antibiotici per debellarla. Diversamente, se l’infezione non viene bloccata tempestivamente, può provocare in un secondo stadio anche artrosi alle ginocchia e dolori reumatici. La seconda malattia è la TBE o encefalite da zecca è sicuramente più pericolosa. E’ di origine virale e colpisce il sistema nervoso centrale. La TBE è presente con alcuni focolai nei paesi dell’Europa centro orientale. I sintomi della TBE sembrano essere piuttosto atipici perchè nei bambini si manifestano in modo piu’ lieve rispetto agli adulti dove si manifesta con febbre altissima e intensa cefalea. Il periodo di incubazione del virus è di 7-14 giorni dal morso. Attualmente non esiste ancora una specifica terapia per questa malattia. Fortunatamente la TBE colpisce un numero minore di soggetti rispetto al morbo di Lyme e per quelli particolarmente a rischio (boscaioli, pastori, guardie forestali ecc…) vi è la possibilità di vaccinarsi. Essendo un MTBiker ed abitando in una zona altamente a rischio (Europa centrale), ho deciso di assumere il vaccino. Come staccare la zecca Il morso di zecca non è doloroso. Proprio per questo è molto difficile accorgersi della sua presenza. Come detto io mi sono accorto dopo circa 24 ore e solo perchè sentivo un fastidio simile ad un pelo incarnito. Individuata la zecca bisogna rimuoverla il prima possibile. Il mio consiglio è quello di andare da un medico in modo che oltre a eseguirne la rimozione, puo’ consigliarvi la giusta profilassi e il monitoraggio della puntura per i giorni successivi. Se non avete la possibilità di contattare un medico, la zecca andrebbe rimossa con delle apposite pinzette acquistabili in farmacia. Evitare di toglierla con le unghie. La zecca va presa alla base il più vicino possibile al rostro (piccolo uncino con il quale la zecca rimane attaccata alla pelle) ed estraetela delicatamente e con pazienza fino a quando si staccherà. Se dopo la rimozione il rostro dovesse rimanere dentro alla cute, dopo qualche giorno verrà espulso naturalmente cosi’ come succede con una spina o una scheggia di legno. Dopo l’estrazione lavare e disinfettare accuratamente la zona colpita e tenerla sotto controllo per almeno 30-40 giorni; Per rimuoverla non applicare assolutamente sulla cute olio, vaselina, alcool, benzina o altre sostanze. Così facendo, infatti, il parassita sentendosi soffocare rigurgiterà ancora di più nel vostro sangue, dei liquidi che possono causare malattia. Per difendersi dalle zecche la cosa migliore è la prevenzione: Evitare i sentieri o terreni poco battuti e pieni d’erba collocati in collina, bassa montagna e nel periodo primaverile ed estivo. Se sapete che andrete in una zona ad "alto rischio zecche" evitare i pantaloni corti Al ritorno da ogni escursione • spazzolare gli indumenti prima di portarli dentro le abitazioni • ispezionate il proprio corpo, sopratutto le parti molli: ascelle, inguine, parte interna del ginocchio, collo, ombelico ecc.. Esistono degli spray anti zecche, ma sembra che molti di essi siano nocivi alla salute e non assicurino protezione assoluta. Iscriviti a MTBT: Subscribe